A metà degli anni ’80, una sera in automobile nel viaggio di ritorno dal set di Full Metal Jacket, Stanley mi disse sconcertato: «Hai letto i giornali oggi? Quelli americani… Qualcuno vicino al Partito Democratico ha proposto la mia candidatura come Presidente degli Stati Uniti! Can you believe it? Sono qui da trent’anni e pensano sempre che viva a New York.»
«E tu che farai Stanley, ti candiderai?»
«Io Presidente degli Stati Uniti? No way! I don’t want to take that dirty seat.»
Dopo qualche istante di silenzio precisò: «E poi quel Reagan, come ha fatto a incasinarsi in quel modo…»
«Reagan? Ho una zia che vive in America, Zia Margherita, e lei odia Reagan!»
«Ah sì? Perché?»
«Non ne ho idea, so solo che ogni volta che la sento per telefono finisce sempre per parlare di lui: “That bloody Reagan, avrebbe dovuto restare a fare l’attore!” Dice sempre così.»
«Come darle torto.»
«Beh, Stanley, se ti candidi almeno il voto di Zia Margherita lo prendi.»